Pensiamo che, a dispetto dei rapidi sviluppi che la civiltà ha conosciuto nel secolo appena conclusosi, la causa immediata della nostra attuale situazione di emergenza ambientale, crisi economica, guerre, carestie, malattie, povertà e fame della maggior parte degli abitanti della terra, stia nell’avere privilegiato esclusivamente il progresso materiale.
La frenesia con cui ci siamo accaniti nel perseguirlo ci ha distolto dall’essenziale bisogno umano di amore, di benevolenza, di solidarietà e di dolcezza. L’autentico senso di responsabilità, che dichiariamo e che vogliamo seguire nei confronti del prossimo, non può prescindere da uno spontaneo sentimento di empatia verso coloro che versano in situazioni più sfortunate e misere delle nostre.
Solo questo può spingerci ad agire in loro nome.
Saremo felici solo se i nostri vicini saranno felici.