Farmacisti in aiuto – 10 anni compiuti da poco ed un sorriso che ti apre il cuore. Lei è Asiya una delle giovani che Farmacisti in aiuto Onlus sostiene a distanza in India.
“Si tratta di aree rurali poverissime, molte delle quali furono colpite dallo tsunami che investì il Sud dell’India ormai quasi 15 anni fa – spiega Tullio Dariol, presidente di Farmacisti in aiuto – I segni sono purtroppo indelebili e, per quanto la popolazione si sia data da fare per ripartire, moltissimi che già versavano in condizioni-limite, hanno difficoltà enormi. In gran parte economiche dovute a salari bassissimi contro un costo della vita sproporzionato, alla carenza stessa di lavoro, in parte a problemi culturali legati ad una scarsa formazione e cultura generale”.
Farmacisti in aiuto supporta queste famiglie tramite i progetti di sostegno a distanza, sia legati ad interventi specifici nell’ambito di sanità, formazione, inserimento lavorativo, acquisto di generi alimentari, beni o servizi nei casi più difficili.
“Di famiglie come quelle di Asiya ne abbiamo incontrate tante nel corso degli anni ed, insieme ai referenti locali di Namaste Onore a te e Namaste Wings to fly, cerchiamo di offrire una presenza solida e costante. Ed è anche grazie alla politica di accoglienza e di monitoraggio al tempo stesso che è possibile garantire progetti efficaci e duraturi”.
La situazione familiare di Asiya – due piccole camere con pavimento e tetto grezzi, senza intonaco, più una verandina ed una cucinetta con il tetto di lamiera, soggetta alle continue infiltrazioni di acqua, ed un bagnetto esterno. Qui vivono Asiya insieme al fratello, la mamma, un fratello della mamma e la nonna materna. Nonna che, nonostante gli acciacchi dell’età avanzata, è costretta a lavorare in quanto unica in grado di farlo. Si perché la mamma e lo zio di Asiya hanno entrambi disturbi mentali. Il padre, invece, ha abbandonato la famiglia, si è risposato e ha altri figli, ogni tanto viene a trovare i figli del primo matrimonio, ma non contribuisce al loro mantenimento.
Ma Asiya non si da per vinta e continua, nonostante le difficoltà, a mantenere il suo buonumore e la speranza per un futuro diverso. Oggi, grazie al sostegno a distanza, ha qualche possibilità in più.
“Recentemente abbiamo ricevuto una sua lettera – prosegue il presidente FIA – in cui raccontava al suo sostenitore la vita di tutti i giorni, i piccoli guai a cui va incontro… come la frattura di una gamba per un infortunio a scuola e la felicità per aver ricevuto foto e lettera dai suoi nuovi ‘amici’ italiani. Spesso, infatti, si instaura un affettuoso scambio di lettere e foto tra Italia e India che alimenta la curiosità e la speranza di questi giovani”.
“L’adozione a distanza è uno dei tanti progetti che realizziamo – conclude il presidente – Vi invitiamo a contattarci o visitare le nostre pagine web per avere maggiori informazioni e a sostenerci con il 5×1000, gesto che a voi non costa nulla ma che per noi è vitale!”