Pollini, muffe, polveri, peli di animali, ma anche alimenti, medicinali, prodotti chimici e cosmetici. Ad un soggetto allergico basta toccare, inghiottire o inalare la sostanza a cui è allergico, definita con il termine di allergene, per cominciare a starnutire, lacrimare e respirare affannosamente. Ma se le sostanze in grado di provocare reazioni allergiche raggiungono diverse centinaia, le cure per combatterle sembrano ancora scarse e perfettibili.
Ecco alcuni consigli pratici per attenuare la gravità delle manifestazioni allergiche dovute ai pollini che in questo periodo già iniziano a diffondersi nell’aria. I pollini sono gli elementi maschili della fecondazione vegetale che ogni specie emette nell’aria secondo un proprio bioritmo in alcuni mesi dell’anno, in maggiore concentrazione nel periodo primaverile estivo.
Agenti atmosferici ed allergia
Se si è allergici al polline, il consiglio è di evitare di uscire all’aperto per passeggiate o jogging nelle ore più a rischio della giornata durante le quali la concentrazione dei granelli pollinici è molto alta. È importante infatti sapere che i pollini raggiungono concentrazioni atmosferiche maggiori nelle giornate calde e ventose: si può quindi decidere per una passeggiata con maggiore tranquillità nelle ore più fresche quando la concentrazione del polline è più bassa. Attenzione però ai temporali perché quando piove la concentrazione delle molecole allergeniche può improvvisamente e contrariamente alle apparenze aumentare. Per chi se lo può permettere nei periodi di picco massimo delle allergie stagionali è consigliabile prendersi una vacanza e cambiare aria. Per evitare asma e starnuti, sono consigliate le zone di mare data la ridotta concentrazione dei pollini di graminacee in quelle zone.
Alimentazione e allergia
Le allergie possono essere mitigate anche con una sana dieta. Il pesce e gli altri alimenti ad alto contenuto di antiossidanti e omega 3 possono aiutare, secondo alcuni esperti, ad alleviare i disturbi respiratori provocati dagli allergeni. Non tutti sanno che frutta e vegetali possono contenere gli stessi allergeni presenti nei pollini: nella mela e nel polline di betulla, ad esempio, sono presenti molecole analoghe per cui un morso alla mela può causare, negli allergici ai pollini di betulla, una sindrome orale con arrossamento e gonfiore di labbra, bocca e gola, e un grave senso di soffocamento. Nei periodi dell`anno nei quali i pollini delle diverse specie raggiungono le concentrazioni più elevate è dunque opportuno anche controllare le cross reattività, cioè le reattività incrociate esistenti fra pollini e frutta o verdura, in quanto alcuni alimenti potrebbero causare o potenziare le reazioni allergiche. Oltre ai classici sintomi quali congiuntivite, starnuti e asma, la reazione incrociata potrebbe quindi aggiungere arrossamento alla bocca, fastidioso prurito alla gola, gonfiore e senso di soffocamento. Meglio evitare!
Igiene personale e della casa
Anche una accurata igiene personale può aiutare; doccia e shampoo ogni sera prima di andare a letto possono essere utili per allontanare i pollini dall’organismo e contribuire a ridurre i sintomi allergici nel corso della notte. Particolarmente importante è il lavaggio delle cavità nasali, che funzionano da filtro e trattengono i pollini, con appositi spray , docce micronizzate, o ancora meglio con lavaggi ayurvedici. Detergere palpebre, ciglia e sopracciglia può essere di aiuto per eliminare allergeni e sostanze inquinanti che si accumulano nelle zone oculari o peri oculari nel corso della giornata. Per evitare che i pollini entrino, attraverso le finestre e le porte, nelle stanze in cui viviamo, il consiglio è di tenerle il più possibile chiuse durante la giornata, ricambiando l’aria al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione pollinica è più bassa. È buona norma, inoltre, utilizzare climatizzatori con appositi filtri in grado di trattenere e impedire l’ingresso dei pollini con l’accortezza di cambiarli frequentemente durante la stagione pollinica, secondo le istruzioni della ditta produttrice.