Come stanno andando i progetti di ricostruzione in Nepal di cui vi avevamo parlato durante l’estate? Come probabilmente ricorderete al momento siamo concentrati sul distretto di Jharlang dove Apéiron (Associazione con cui stiamo collaborando per questo progetto insieme a Namastè Onore a Te) aveva già dei progetti attivi. Si sta procedendo con case e scuole. Purtroppo, visti i tempi stretti e i monsoni ineluttabili, siamo stati costretti a provvedere in un primo momento con soluzioni temporanee che offrissero riparo al maggior numero di persone.
Le casette (provvisorie)
Per quanto riguarda le casette, tutto il materiale è già a Jharlang e la costruzione procede. Le prime 34 sono già state terminate!
La forma è un po’ modificata, rispetto al modello “a serra” che vi avevamo mostrato, questo perché non si trovava in loco né ferro né bambù per fare la struttura arcuata. Il nuovo modello è quello che vedete ora; ricordatevi che sono strutture temporanee, per questo sembrano così “rappezzate”! Inoltre ogni famiglia ha una certa libertà nel “rifinire” la costruzione e su quella non si può intervenire troppo…
Le scuole
Per quanto riguarda le scuole, il materiale è arrivato una decina di giorni fa a Dhading Besi (capoluogo del distretto) dove verrà fatto tutto il lavoro preliminare che richiede la corrente elettrica. Per questo ci vorrà almeno un mese. Il tutto verrà poi inviato a Jharlang tramite elicottero.
Quanto alle tempistiche, ci dicono dal Tetto del Mondo che ci vogliono 5 giorni per montare una “aula” (tecnicamente TLC: temporary learning center, cioè un’aula molto grande, che può contenere fino a 80 bambini ed essere divisa internamente con tramezzi), ma i nostri amici di Apeiron sono un pò scettici sul fatto che si riesca a finire tutto entro la fine di settembre. Nel frattempo, comunque, la scuola è effettivamente ripresa, sotto le tende. Ma per ora non sono in tanti a partecipare, né studenti né insegnanti…
Per la scuolina degli spaccapietre, oltre ad assumere un nuovo insegnante (previo “concorso” selettivo!) abbiamo distribuito per ogni bambino: zainetto, scarpe e calzetti, uniforme, 24 quaderni e 12 matite con temperino e gomma per cancellare!
Riflessioni
Riceviamo dai nostri referenti sul posto: È triste constatare che la maggior parte delle organizzazioni che avevano dichiarato di voler dare una mano (erano tantissime e tutte comparse dal nulla all’indomani del sisma) si siano dileguate dopo che il governo ha chiesto loro di formalizzare la promessa di aiuto. Mancano all’appello 5 aule, per le quali si è impegnata un’altra organizzazione (Prayas Nepal), che però non è ancora nemmeno riuscita a prenotare l’acquisto dei materiali! Delle organizzazioni rimaste, che hanno firmato l’impegno alla ricostruzione, praticamente tutte si sono tutti tuffate nei luoghi accessibili, mentre gli altri si devono arrangiare… In certi distretti c’è il caos più completo a causa di queste differenze!