C’era una volta…. Questo l’inizio di ogni fiaba che si rispetti. È così, anche per la piccola Rea; la piccola principessa costretta da una malattia congenita a lottare fin da neonata ed affrontare mille peripezie per arrivare al suo “Felici e contenti”.
C’era una volta una bimba affetta da piede torto congenito e la sua famiglia, entrambi chiamati a sfidare una patologia poco conosciuta in Italia e per cui esistono diverse scuole di pensiero su come guarirla o alleviarne le conseguenze fisiche. Iniziano così a passare gli anni durante i quali la nostra principessa e la sua mamma guerriera si trovano ad attraversare paludi, scalare montagne: nessuno sembra riuscire a trovare la chiave della torre in cui è stata rinchiusa, senza poter correre, senza poter giocare liberamente con gli altri bambini.
Lo scoramento a volte prende il sopravvento e giorni bui si alternano a piccole conquiste quotidiane. Fino a che, un giorno, una luce accende la speranza; un incontro che segna una svolta di proporzioni inimmaginabili: qualcuno, la dr.ssa Ey Batlle, custodisce la chiave a Barcellona. Inizia il viaggio, il cammino di Rea, in questa nuova città.
Un filo diretto ci lega con la mamma di Rea, conosciuta grazie all’Associazione Nazionale Piede Torto Congenito, che ci aggiorna in tempo reale sulle condizioni della sua bimba. L’intervento chirurgico della piccola Rea viene concluso con successo. Mamma e figlia tornano a casa. Ed inizia una “nuova” vita. Siamo nel post-operatorio; attendiamo con trepidazione i primi risultati e gli esiti della riabilitazione appena cominciata.
Facciamo un grande in bocca al lupo ai nostri coraggiosi eroi e diciamo, per ora a sottovoce, e vissero felici e contenti.
A volte sogno ad occhi aperti: se avessi la lampada di Aladino fra le mani, al genio chiederei solo di far guarire completamente il piedino di Noemi. Mamma mia, ogni volta che ci penso il mio cuore si riempie di gioia, solo a immaginarlo…*
*Racconto di una mamma sul sito ufficiale dell’Associazione Nazionale Piede Torto Congenito.