Il cervello è un organo misterioso e complesso. Da solo assorbe il 25%del flusso sanguigno e contiene ben 100 miliardi di cellule nervose. Di queste ogni giorno se ne perdono fisiologicamente 100 mila. Va da sé che salvaguardarlo è vitale. La moderna neurofisiologia dimostra che essendo un organo plastico, al di là della sua età biologica, si mantiene giovane anche in base allo stile di vita che conduciamo. Insomma, al pari dell’embrione, è in costante evoluzione:nasciamo con un cervello e moriamo con un altro. Sta a noi rallentarne l’invecchiamento che espone alle malattie neurovegetative. Giocare d’anticipo per prevenire le malattie degenerative è possibile adottando poche semplici regole comportamentali.
Dormire almeno 7 ore per notte, preferire cibi integrali e biologici, vivere appieno la propria sessualità, mantenere il senso dell’umorismo, assecondare i cambiamenti, regalarci più spazio alle attività all’aria aperta e all’esercizio fisico esprimendo fino in fondo le nostre emozioni. Ciò che dovremmo evitare è caricarsi di troppa ansia e stress, riposare poco, mangiare troppi cibi grassi e in modo disordinato, lamentarsi e tendere al pessimismo, vivere in costante apprensione, chiudersi in se stessi, vivere nel passato.
Detto rapidamente questo, ecco che una sana alimentazione dovrebbe essere ricca in olio d’oliva (un cucchiaino al giorno) che pulisce le arterie mantenendole elastiche riducendo il rischio di aterosclerosi, di aglio (un spicchio al giorno anche nei soffritti o nelle zuppe) per le sue qualità antiaggreganti piastriniche riducendo il rischio di trombi, di pesci o olio di lino ricchi in acidi insaturi omega 3.
Un aiuto anche nella frutta con buccia nera o blu (mirtilli, uva, prugne ecc…) che contengono antiossidanti come il resveratrolo.
Perché le funzioni mentali siano sempre al top bisogna fare scorta di alcuni minerali come il magnesio che equilibra il sistema nervoso e attiva la capacità mnemonica. Questo importante elemento lo si trova naturalmente nelle verdure fresche e verdi, nei cereali, nel germe di grano, nella soia, nei semi oleosi, nelle mandorle e noci.
Il fosforo risveglia le cellule cerebrali e potenzia l’energia intellettuale. Lo si trova nella carne, pesce, formaggio e cereali non raffinati.
Il ferro cala con l’età e così la memoria. L’incapacità di mantenere l’attenzione può indicare una anemia latente, in questo caso sono indicate tutte le verdure verdi, i semi oleaginosi e gli integratori in forma di succhi, fiale o capsule.
Il Ginkgo biloba è una pianta che garantisce una migliore attività dei mediatori chimici del cervello quando la memoria si indebolisce. Questo è un rimedio che fa parte di molti protocolli a disposizione di neurologi e geriatri, agisce favorendo la circolazione sanguigna celebrale prolungando la vita delle membrane cellulari e difendendole dai radicali liberi. In più aumenta concentrazione ed attenzione. Perfetto per alleviare gli stati di affaticamento e deficit intellettivi negli anziani, mentre nei più giovani migliora la memoria a breve termine.
Tra gli antiossidanti, efficaci in questi casi, la Curcuma risulta essere di prima scelta per la sua azione neutralizzante i radicali liberi proteggendo i neuroni.
Sono soprattutto i momenti di stress psicofisico a farci percepire di “non essere più quelli di una volta”. Stanchezza mentale, momentanei vuoti di memoria, scarsa reattività di fronte a un problema ci fanno temere una perdita di vitalità del nostro cervello. Se ci si riconosce in questo quadro sarà vantaggioso assumere estratti di Rodiola, pianta famosa nella tradizione euroasiatica.
Recenti studi sembrano dimostrare che la perdita di memoria è correlata a gravi carenze di vitamine B1, B3, B12 e acido folico.
La vitamina B12 si trova nella carne, nel pesce, nelle uova, ed è praticamente assente nel regno vegetale. La vitamina B1si trova in legumi, riso, pasta integrale, lievito, tuorlo d’uovo e carne di maiale. La vitamina B3 si trova in carne, pesce, lievito e cereali integrali. L’acido folico si trova in vegetali a foglia scura, fegato, rene e uova.